martedì 28 aprile 2009

Febbre suina: "pandemia non è inevitabile, ma la situazione è seria"

E' il caso che sta spaventando il mondo negli ultimi giorni, un virus che si trasmette da uomo a uomo per via aerea. il contagio è scoppiato in Messico e presto si sono avuti casi in Stati Uniti e Nuova Zelanda. l'infulenza suina sembra contrastabile, grazie ai vaccini che si sono dimostrati efficaci. C'è chi l'ha paragonata all'aviaria, nonostante essa fosse molto più letale, chi suppone possa comportarsi come la spagnola del 1918 che provocò milioni di vittime. "Il virus della febbre suina assomiglia molto a quello della spagnola, ma oggi la situazione sanitaria è nettamente migliorata rispetto ai primi del ‘900. Resta il fatto che anche questa malattia nella povertà potrebbe attecchire più facilmente" dice il professor Galli, docente all'università di Milano. E sì, perchè la malattia sembra rappresentare un richio principalmente per i paesi più poveri, come il Messico, dove la scarsità della rete sanitaria non permette di contrastare la diffusione del virus, mentre non sembrano in grosso pericolo i paesi più progrediti. Ciò nonostante il fatto che il virus continui ad evolversi desta preoccupazioni all'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che, ieri sera, ha innalzato il livello d'allerta per il rischio di pandemia da 3 a 4.

In Italia ci sono 11 casi sospetti di influenza suina, i casi riguardano persone da poco rientrate dal Messico e tuttavia il ministro Sacconi ha affermato che ulteriori test hanno escluso che si tratti del virus in questione. Nel malaugurato caso che dei contagi dovessero avvenire poi, i vaccini sono già pronti.

Insomma, sicuramente la situazione è grave ed è da tenere sott'occhio ma per ora si può andare avanti senza problemi, né cambi d'abitudini - né carne di maiale, né insaccati possono trasmettere il virus una volta ingeriti.

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