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venerdì 5 giugno 2009

Caduta di stile per la Watson


Mi dispiace dirlo ma devo: “Emma, ti serve un miglior stylist”
Sto parlando di Emma Watson, meglio conosciuta come Hermione Granger, la strega e amica di Harry Potter nell’omonimo film.
È stata vista ad una cena privata presso il ristorante Harvey Nichols a Londra mercoledì ed indossava… Non so se fosse un vestito, un insieme di bondage, taffeta a rete, o cosa, come il suo outfit era questo che vedete in foto.
Forse le servirebbe un nuovo stylist, e se vuoi Emma io sono qui!

L.V.

I’m sorry to say it but I have to: “Emma, u need a better stylist”.
I’m talking about Emma Watson, best known as Hermione Granger, the witch and the Harry Potter’s friend in the homonymous film.
She was spotted after a private dinner at Harvey Nichols in London on Wednesday wearing…I don’t know if it was a dress, a mixture of taffeta fishnet and bondage or what, anyway her outfit was the one in the picture. Probably she needs a new stylist and if you want, Emma, I’m here!

L.V.

giovedì 4 giugno 2009

Socialite vs Singer.


La socialite Paris HIlton e la cantante Rihanno hanno qualcosa in comune… ovviamente non il fidanzato bensì lo stesso abito.
Questa volta però sembra sia stata la socialite ad essere in ritardo: Rihanna è stata avvistata con questo abito (firmato Alexander Wang) circa due settimane fa. Sembra sia andata a trovare Kanye West nel suo appartamento di New York.
Sempre a New York, ma martedì sera, Paris Hilton indossava l’abito da ben 800$ in occasione de “Late Show With David Letterman”.
Chi sarà la vincitrice di questo scontro titanico? Modaiolo sorry…
L.V.


Socialite Paris Hilton and singer Rihanna have something in common: obviously not the boyfriend, but the dress. This time, though, seems like the socialite was late: Rihanna was seen dressed with this outfit (by Alexander Wang) about two weeks ago, while visiting Kanye West at his apartment in New York.
Still in New York, but last tuesday, Paris Hilton dressed the 800$ outfit at "The Late Show With David Letterman". Who's going to be the winner in this titanic showdown? Sorry, I meant "fashion" showdown.

Beth Ditto for Attitude


La cantante rock più cool è senza dubbio lei: Beth Ditto, protagonista non solo del rock (cantante del gruppo Gossip) ma anche dell’ultima settimana della moda parigina.
Abbastanza forte è stata la sua intervista per il magazine “Attitude” dove dichiara di essere disgustata e offesa da Kate Perry , cantante della canzone, così ascoltata dalle radio, “I Kissed a Girl”… “la odio, per essere trasgressiva finge di essere lesbica” e poi spiega,“è inno di ragazze eterosessuali che si dichiararono lesbiche solo per prendere in giro i ragazzi”.
“Cavalca l’onda della nostra cultura senza pagare nulla, poi non è neanche lesbica… addirittura è apparsa sulla copertina di una dannata rivista gay” .
Insomma è molto arrabbiata la nostra Beth… beh non ci resta che aspettare la risposta di Kate.

L.V.

The coolest rock singer is undoubtedly her: Beth Ditto, protagonist not only in the rock music( she's the Gossip band’s singer) but also of the last french fashion week.
So strong was her interview for “Attitude” magazine where she declares to be disgusted and injured by Kate Perry, the singer of the smash-hit song “I Kissed a Girl": “I hate her, she pretends to be lesbian to be rule-breaking” and then explains “it’s an hymn of heterosexual women who declare to be lesbian just to pull men legs”.
“She’s just riding on the backs of our culture, without paying anything to be lesbian, actually she’s not and is on a fucking gay magazine”.
Seems like our Beth is angry, but we're waiting for Katy’s response.

domenica 31 maggio 2009

Vogue snobba Rihanna




Oltre il danno la beffa. Per Rihanna, di certo, questo non è un bel periodo; dopo aver subito violenze dal fidanzato Chris Brown , aver visto pubblicare foto amatoriali che mostravano “le sue virtù”, è stata anche snobbata dal giornale più importante del fashion system: Vogue.
Ma per maggiore chiarezza andiamo con ordine; dopo tutta quell’ondata di clamore che l’ha investita, il Met Costume Istitute Gala, (il charity party più fashion di New York) tenutosi lo scorso 4 maggio, è stata un’arma di riscatto per la pop star fasciata in un androgino smoking griffato Dolce & Gabbana. Durante questa occasione Rihanna è stata avvicinata da Anna Wintour, direttrice di Vogue USA, la quale la voleva per una sua copertina e servizio correlato; infatti fonti molto vicine sia alla famelica direttrice che alla pop star dichiarano una forte stima reciproca.
Ma dopo la messa in internet delle foto scandalo, l’affare per Rihanna è improvvisamente sfumato, non ci sono state più chiamate di conferma come promesso… La pop star dichiara di essere sconvolta di come la mentalità del fashion-system sia retrograda e si augura possa cambiare.

L.V.


In alto:

Rihanna in occasione del Met Costume Institute Gala Fasciata In Dolce&Gabbana;
Anna Wintour in occasione Met Costume Institute Gala in un abito griffato Chanel Haute Couture.

mercoledì 27 maggio 2009

The Rise of Lady Gaga



Parliamo della nuova reginetta del pop mondiale: Lady Gaga.
Stefani Joanna Anegelina Germanotta , questo è il suo vero nome (anche se adesso si vuole far chiamare Gaga) è una ragazza di origini italiane cresciuta nella Lower East Side di Manhattan, ha frequentato il Convent of the Sacred Heart School (stessa scuola delle Hilton’s sister) e a soli 17 anni è stata una tra le venti persone al mondo ad aver ottenuto la preammissione alla Tisch school of Arts presso la New York University. Passione, la sua, per la musica è sempre stata una costante che ha potuto coltivare nel prestigioso college. Le prime soddisfazioni arrivano quando compone testi per Pussycat Dolls Britney Spears e Fergie, ma parallelamente a questa vita da perfetta scolaretta si evidenzia un suo lato più trasgressivo, canta e “strippa” per i locali di Manattan iniziandosi a farsi chiamare per come oggi è conosciuta. Il successo arriva nel 2008 debuttando con il primo singolo “Just Dance”, e di lì in poi è stata una popolarità in continua ascesa; esce il suo album “the Fame” scalando le vette delle classifiche di USA, Inghilterra e Australia e “poker face” diviene una canzone cult in tutto il mondo.
Testimone del suo grande successo è stato un servizio fotografico con allegata copertina per l’ultimo numero della patinata rivista “Rolling Stone”.
In questa ultima apparizione ha dichiarato il suo amore per la moda e per l’apparire, non nascondendo il suo intento provocatorio nel vestirsi in maniera succinta. David Bowie per la sua androginia e Donatella Versace per la sua aggressività sono le sue fonti di ispirazione per gli outfit.
Molte le ingiurie mosse nei suoi confronti riguardo la sua sessualità ambigua, consumo droghe (lei stessa ammette che la canzone “Beautiful Dirty Rich” l’ha composta sotto effetto di droghe),abuso di alcool, anche se gli elogi non sono certo mancati per l’appunto cantanti del calibro di Madonna e Marylin Manson hanno espresso la loro ammirazione per la nuova reginetta del pop.
In quest ultimo servizio fotografico ha mostrato, come si può vedere un insolito sex appael ed un altro canone di bellezza volendo cambiare lo stereotipo dell’essere sexy .
Un’artista davvero poliedrica la nostra Lady Gaga , oltre che comporre e cantare canzoni si disegna anche gli abiti ispirandosi al vintage ed allo stilista Mugler.
Non so se si è capito ma io stravedo per questa ragazza, non solo per il suo ovvio talento ma anche per la sua storia. Chi volterebbe le spalle alla propria ricca famiglia volendosi forgiare senza l’aiuto di nessuno per poi riuscire in tale scopo oltre ogni previsione?… Beh ovviamente il suo gusto per la moda e i suoi outfit sono veramente di tendenza…I <3 her…
Ecco il suo outfit in occasione di un incontro con i due stilisti DolceGabbana:

vestito (D&G ai 08\09), pochette (D&G), ombrello (Alexander Mc Quenn)


L.V.

sabato 28 febbraio 2009

Milan Fashion Week: iniziano le danze.

Impossibile non parlare della settimana della moda milanese appena iniziata. Elena Mirò ha fatto da apripista, seguita da Lorenzo Riva, Luciano Soprani, Clips e Seduzioni Diamonds by Valeria Marini. Anche a Milano la pelliccia resta una costante: che siano dettagli, bordure o cappelli ma la pelliccia dai nostri stilista non è mai disdegnata.
Irrinunciabili sono stati gli abiti da sera: per Elena Mirò sono plissettati, ricamati e drappeggiati con l’utilizzo di nuovi tessuti, il suo nuovo tweed si accende da una tempesta di pailettes e il suo cordellino utilizzato per le bluse ricamate con pizzo antico. Per la stilista pro-over size, i ricami pregiati sono presenti anche su ciniglia e lurex, le donne amano essere eccentriche e mostrrare la loro prosperità indossando tubini trasgressivi con tanto di guanti di cashmere bon-ton. Daniela Carano per Clips ha presentato una collezione all’insegna dell’eleganza, gli abiti sono in seta, paillettati, plissettati, di velluto e sapientemente decorati, i tailleur richiamano gli anni 60’ per il suoi tagli e i suoi drappeggi. Una dandy dei tempi moderni, questo è il prototipo di donna per Lorenzo Riva, che nella sua collezione la donna ha uno charme misto tra quello inglese e francese del 19° secolo testimoniato da inserti in pizzo vittoriani, maculati e rasi lucenti. Innovativi la trasformazione del trench in una vestaglia, i cappotti monobottone con inserti maculati, o i tailleur d’altri tempi dalla linea molto morbida, sempre presenti abiti da sera e da cocktail.
“Nouvelle burlesque” questo è il mood di Valeria Marini per la collezione appena presentata, le donne sono fasciate in succinti tubini neri sapientemente ricamati con cristalli swaroski e pizzo, l’eleganza d’altri tempi è resa da cappelli piumati o da pellicce che uniformano il tutto; anche per lei gli abiti da sera sono indispensabili dove ricami, pailettes, sangallo e pizzo donano alla sfilata un’atmosfera da Moulin Rouge.
Il calendario della settimana è molto ricco… oltre 90 sfilate; creatività, lusso e un pizzico di sogni aspettano solo di essere ammirati… e noi aspettiamo.
L.V.

Belen Rodriguez per Clips










Lorenzo Riva
















Elena Mirò

giovedì 26 febbraio 2009

Pagelle da “Oscar”.

In occasione degli Oscar ho chiesto al mio caro Lorenzo di deliziarmi un po' coi suoi giudizi sulle star e il loro abito per la serata più importante dell'anno nello showbiz. Ecco cosa ne è uscito fuori:


Il 22 febbraio ’09 si è tenuta a Los Angeles la notte più importante per lo showbiz: quella degli Oscar.
«The Millionaire» è stato il film più premiato con 8 satuette, Penolope Cruz in«Vicky Cristina Barcelona» porta finalmente a casa la prima statuetta come miglior attrice non protagonista, i genitori di Heath Ledger, il Joker del «Cavaliere Oscuro»,commossi, ricevono il premio Oscar postumo. Dustin Lance Black ha vinto la sceneggiatura per «Milk»,mentre Sean Penn è stato premiato come migliore attore protagonista per «Milk». Kate Winselt, molto acclamata, è stata proclamata migliore attrice protagonista per «the Reader».
Amareggiati il lottatore di «The Wrestler», Mickey Rourke che non ha ricevuto nessun premio e Brangelina, anche se «Il curioso caso di Benjamin Button» (che ha avuto solo 3 statuette), interpretato da Brad Pitt, vince al box office italiano.
Passiamo ora al look delle nostre star, per vedere chi è in e chi è out.


• Absolutely in, la nostra Sophia Loren, splendida fasciata in un abito color oro di Armani privè abbinato ad un collier di perle, voto: 9.



• “In” la bellissima Jennifer Aniston vestita dal grande Valentino, in questo abito lungo color avorio della linea Couture impreziosito da cristalli e gioielli Bulgari, voto:8



• Oh my god… So out, un abito davvero brutto quello della “non-single lady” Beyoncè firmato House of Derèon, linea a sirena e scollatura procace, ma ciò che lo rovina sono questa stampe dorate dal gusto “Shanghai un po’ retrò”. Sorry but it’s 4.





Vanessa Hudgens… né in né out in quest’abito nero a sirena dalla scollatura a cuore ed applicazioni fiorite sul corpetto e con trascico di taffettà, un po’ funereo… voto 5 ½ . Molto meglio il boy friend Zac Efron elegantissimo in un abito Dolce & Gabbana e scarpe Bally… voto: 8.



• “In” la cantante soul Alicia Keys vestita in un abito Armani Privè dal color fucsia, dal taglio dritto sul seno per poi posarsi sui fianchi e scendere in maniera molto morbida. Voto: 6 ½ .



• out la star di Sex and the City Sarah Jessica Parker, vestita in un abito di Christian Dior Haute Couture bianco candido, dal taglio netto sotto al seno e dal modello principesco… l’unica pecca è il colore, molto da sposa, voto:5.




• “In” l’elegante Jessica Biel fasciata in un candido abito bianco griffato Prada, dal taglio tubino e dalla linea morbida, il tutto corredato con gioielli Louis Vuitton, vot: 6 ½ .



• very out l’ ex top model Heidi Klum, griffata da Roland Muret. Indossa un vestito rosso con un vertiginoso spacco, la parte superiore appare non avere una forma definita e la pseudo-scollatura sulla spalla è veramente insignificante, voto: 4.



• “il combattente” Mickey Rourke indossa un completo bianco di Jean Paul Gaultier con una camicia nera creando un effetto un po’ bicolor da tip-tap, voto: 5 ½ .



• “In” il sex symbol del momento Hugh Jackman in un completo noir firmato Burberry con una classica camicia bianca, il tutto abbinato a scarpe nere di Ferragamo, voto: 9.



• Assolutamente “in” Branangelina, lei fasciata in uno stupendo abito di Elie Saab Couture con un taglio sul seno a cuore e con tanto di strascico nero, Brad invece indossa un elegantissimo completo nero di Tom Ford, voto: 9.



Anne Hathaway è forse ma più splendida ed elegante della serata, indossa uno strepitoso abito bianco fasciato ed impreziosito con un effetto sfavillante, ovviamente griffato da Armani Privè, voto 10+.



• “In” anche il vincitore della statuetta Sean Penn, in un elegante abito nero di Giorgio Armani, voto: 8+.



• Molto raffinata Tilda Swinton in un abito di Lanvin color champagne( la parte superiore) e nero (la parte inferiore), la linea è molto morbida, nessuna scollatura, l’abito si raccoglie in una sorta di nodo di fianco al collo, e un fiocco accompagna la gonna, voto: 9 ½ .




• “Out” Maryl streep, vestita da Alberta Ferretti con un abito grigio dall’ampia scollatura, peccato che il vestito la ingrossi un po’ per via della sua linea morbida, voto:5.



• “In” Penolope Cruz nel suo abito vintage di Balmain Couture e gioielli Cartier, che le donano grande eleganza e regalità, voto: 7 ½ .



• Out la vincitrice Kate Winselt, in un vestito a tutto punto di Yves Saint Laurent, che essendo monospalla e non sagomato appesantisce la Winslet, il tutto peggiorato da questa parte di tessuto nero traforato, voto: 4 ½ .

L.V.

martedì 24 febbraio 2009

La superSimo colpisce ancora!





Potrebbe ormai definirsi un’artista più che poliedrica, da conduttrice, attrice e perfino giudice musicale, ma adesso con la sua prima sfilata a New York si proclama anche come stilista.
Da tempo dichiara la sua passione per gli States, e presentare la sua collezione di tute griffata “ Star Chic” nella fashion week di N.Y. è stata la coronazione di un sogno.
Ormai è da un anno che ha intrapreso questa nuova attività imprenditoriale con l’aiuto della stilista Federica De Pompeis, iniziando a creare dapprima una linea di tute da jogging presentate lo scorso anno a Milano, per poi approdare negli U.S.A. e presentare una vera e propria collezione. Questa linea è stata ideata per quelle donne che non hanno bisogno di un tubino per essere chic, ma una tuta elegante ed impreziosita può benissimo sostituirlo.
Colori predominanti nella sfilata sono il nero e il blu, tessuti utilizzati come la ciniglia e un tocco chic grazie a ricami preziosi e applicazioni in gioielli; tuttavia non solo le classiche tute nike o adidas, ma sono dei veri e propri abiti per via della loro manodopera ed anche per il contesto nel quale sono state presentate: pellicce, tacchi a spillo e gioielli sono gli accessori utilizzati per la collezione e non il classico codino corredato con asciugamano in spugna.
Iil tocco di classe in assoluto del suo show è stato senza dubbio rendere il classico tailleur nero una tuta con elegantissimi decoltè abbinati…..brava Simo, non è che adesso vedremo le tue creazioni sulla copertina di Vogue?

L.V.

giovedì 29 gennaio 2009

Re Giorgio preferisce gli occhi a mandorla???


Ormai è noto a tutti che le frontiere “gialle” siano più vicine di quanto ci aspettassimo, ma creare una collezione haute couture incentrata sulla città di Shanghai è stata una mossa del tutto inaspettata. Sì, è proprio lui, Giorgio Armani, l’orgoglio nazionale della moda nel mondo, che questa volta ha accorciato ancor di più le frontiere d’oriente. Il fascino che l’antico impero celeste esercita sul nostro couturier è sempre stato alla luce del sole,basti pensare al locale esclusivo a tema orientale da lui creato, ma con questa ultima sua collezione il fascino è diventato vero e proprio amore: maniche, colli, orli degli abiti e pantaloni sembrano fondersi insieme per dare forma a una pagoda; modelle alte e slanciate con frange e capelli corti ci portano in questo mondo di tesori orientali, l’allure dei tagli sartoriali si “scontra” armoniosamente con le decorazioni affascinanti che portano la mente a Shanghai.
Sembra che la Cina, in toto, ci stia battendo su tutti i fronti; ormai è tra le prime potenze mondiali e copia la maggior parte del Made in Italy arrecando danni non indifferenti alla nostra, già precaria, situazione economica. Nonostante siano state prese misure precauzionali, appare evidente che gli “occhi a mandorla” stiano conquistando con una cosa di fronte cui non si può far nulla: il loro fascino. Fascino che nasce dalla loro cultura così intrisa di storia, leggenda e mistero, che inevitabilmente ci colpisce. Ovviamente non possiamo aspettarci che la creatività di uno stilista si fermi alla frontiera nazionale, e se si trovano ispirazioni da un mondo completamente diverso dal nostro, beh non ci possiamo far nulla, tranne che un esame di coscienza. Esame di coscienza che nasce dalla consapevolezza che ormai uno tra i pochi punti forti a nostro favore, la moda, ci sta sfuggendo dalle mani. Per chi è interessato a questo mondo, ormai sa bene come Milano stia perdendo credibilità nel mondo del fashion, “non offre nuove iniziative”, “non osa rischiare”, “non ha la giusta atmosfera” , queste sono dichiarazioni di stilisti nostrani che spiegano perchè Milano non sarebbe pronta per accogliere le magiche collezioni haute couture che si tengono a Parigi. Ora sembra che Parigi non sia l’unica città a fornire la giusta atmosfera, ma addirittura Shanghai sembra sia stata in grado di catturare l’attenzione del più grande fra gli stilisti. Insomma Re Giorgio mentre regge il suo scettro a strisce tricolori preferisce avere ispirazioni “made in China…
L.V.

lunedì 19 gennaio 2009

La White House si fa fashion?

Da che voleva passare come donna inosservata, antivip e riservata è al centro del gossip statunitense e non solo; è sempre lei: Anna Wintour, editor della patinata versione americana Vogue. Gli ultimi rumor vociferavano una sua probabile uscita di scena causata da un vertiginoso calo delle vendite della rivista a vantaggio della francesina Corine Roitfeld, pronta a sostituirla.
Ma sembra che il calo di vendite non sia l’unica ragione della probabile abdicazione della “regina” Anna, infatti, fonti molto vicine alla first lady del fashion attestano una sua possibile candidatura come ambasciatrice nel governo Obama; le probabili nazioni su cui la “sovrana” insedierà il proprio trono sono la Francia o l’Inghilterra, ma la certezza assoluta non c’è, perché non ci sono state né smentite, né conferme.
Tuttavia le preferenze politiche di Anna Wintour sono sempre state chiare, dal primo momento ha sempre manifestato la sua predilezione per il democratico Obama e non solo… Ha anche nominato sua moglie Michelle tra le first lady più eleganti del pianeta.
Insomma va bene che fa piacere avere un’ambasciatrice che sventola la bandiera a stelle e strisce con eleganza e stile nel mondo, ma la politica non dovrebbe venire prima del look???

L.V.

martedì 13 gennaio 2009

Very Cool o Tres Chic?




Ecco un articolo interessante da parte del nostro Lorenzo:


Sono ormai mesi che si vocifera una probabile uscita di scena della più autorevole (anzi autoritaria), pungente e glamour penna della moda mondiale: Anna Wintour. Per chi non sa chi sia questa gelida donna, bastano alcune righe per descriverla: a soli 16 anni fu cacciata da un prestigioso college inglese, solo perché ostinata ad indossare gonne molto audaci per l’epoca, raggiunge l’apice del successo in pochi anni ed ormai padroneggia nel mondo della moda da vera sovrana… In sua assenza non si da il via alle sfilate, quando sale in ascensore deve essere l’unica presente, cappuccino bollente tutte le mattine (rigorosamente con poco zucchero) dalle sue assistenti ( che chiamarle schiave sarebbe più opportuno), basta un suo accenno per decretare cos’è alla moda e cosa non lo è. Il suo despotismo è stato reso noto a tutti noi anche nel libro “Il Diavolo veste Prada”, scritto da una sua ex assistente Lauren Weisberger, dove i riferimenti tra lei e il direttore di Runway nel romanzo sono evidenti. La sua influenza è tale da persuadere i personaggi più importanti dell’imprenditoria e cultura solo per favorire lo stilista che predilige, famoso è l’episodio in cui fece concedere una sala a Marc Jacobs nel grattacielo di Donald Trump; insomma pare che nessuno la sappia contrastare… o meglio nessuno tranne i lettori.
Si sa, essere importanti è dovuto al fatto che gli altri ti facciano sentire tale, ma se si è tacciati di prevedibilità e se il tuo magazine vende ben poco… Beh la tua credibilità inizia a cedere.
La notizia è iniziata a diffondersi verso la metà del mese di Novembre scorso, quando ancora una volta il tiraggio delle copie Vogue ha raggiunto i minimi storici e così sulla Page Six del New York Post il giornalista Richard Johnson ha scritto, ponendosela come una domanda e non come una certezza, che Anna Wintour sarebbe pronta a ritirarsi a vita privata dopo 20 anni di carriera: “Crede di avere fatto tutto quel che c'era da fare e di aver fatto abbastanza. Ha alzato le antenne per captare dagli amici possibili suggerimenti da proporre a S.I. Newhouse, proprietario della Condè Nast. È veramente stanca, ha anche lasciato che Men's Vogue chiudesse invece che battersi per la testata”, che a dirla tutta sembrerebbe un comportamento fin troppo arrendevole per una persona che in pochi anni è passata da semplice giornalista di moda a direttrice di una tra le riviste più autorevoli del settore.
Ironia della sorte, sembra che libro e realtà si stiano intrecciando più che mai: proprio come nel “Diavolo veste Prada” Miranda Priestley, direttore della rivista americana viene rimpiazzata dalla collega francese, anche Anna Wintour , si vocifera, che stia per ricevere una “gomitata” ( di lusso ovviamente) da Corine Roitfeld, direttrice di Vogue Francia. Sembra che sia lei a dover il consenso del nuovo direttore… Insomma sembra dettar legge anche quando si parla del licenziamento.

L.V.