lunedì 28 settembre 2009

Polanski arrestato, la stampa lo tratta da eroe.


Tutti i quotidiani e i tg hanno riportato la notizia dell'arresto del regista Roman Polanski, che si trovava in Svizzera per ritirare un premio. Nel 1977 il regista drogò e abusò di Samantha Geimer, ragazza tredicenne che era con lui per un servizio fotografico. L'uomo la costrinse ad avere un rapporto anale. L'accusa dimostrò il fatto, ma poi la ragazzina decise di non testimoniare per paura di avere tutti i media addosso. Si arrivò quindi ad un accordo, Polanski passò 42 dei 90 giorni previsti in una clinica psichiatrica, prima di scappare dagli Stati Uniti. L'uomo è poi rimasto in Europa, vivendo tra la Francia e la Polonia.
Ora io mi chiedo, come può la stampa, ma anche esponenti del cinema, difendere così un uomo del genere? Possibile che su La Stampa scrivano "neanche adesso riesce a sfuggire al destino dell'assedio" e invece al TG4 parlino di "un uomo ancora oggi perseguitato"?
Ancora più sconvolgente è la reazione del Ministro della cultura francese, Frédéric Mitterrand, che ha affermato: "stupefatto di apprendere la cattura di un cittadino francese, che è anche un regista di fama internazionale". Quindi una persona di fama internazionale non ha bisogno di rispettare le leggi?
Anche io ho delle critiche verso la cattura del regista: doveva avvenire prima.

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