giovedì 29 gennaio 2009

Re Giorgio preferisce gli occhi a mandorla???


Ormai è noto a tutti che le frontiere “gialle” siano più vicine di quanto ci aspettassimo, ma creare una collezione haute couture incentrata sulla città di Shanghai è stata una mossa del tutto inaspettata. Sì, è proprio lui, Giorgio Armani, l’orgoglio nazionale della moda nel mondo, che questa volta ha accorciato ancor di più le frontiere d’oriente. Il fascino che l’antico impero celeste esercita sul nostro couturier è sempre stato alla luce del sole,basti pensare al locale esclusivo a tema orientale da lui creato, ma con questa ultima sua collezione il fascino è diventato vero e proprio amore: maniche, colli, orli degli abiti e pantaloni sembrano fondersi insieme per dare forma a una pagoda; modelle alte e slanciate con frange e capelli corti ci portano in questo mondo di tesori orientali, l’allure dei tagli sartoriali si “scontra” armoniosamente con le decorazioni affascinanti che portano la mente a Shanghai.
Sembra che la Cina, in toto, ci stia battendo su tutti i fronti; ormai è tra le prime potenze mondiali e copia la maggior parte del Made in Italy arrecando danni non indifferenti alla nostra, già precaria, situazione economica. Nonostante siano state prese misure precauzionali, appare evidente che gli “occhi a mandorla” stiano conquistando con una cosa di fronte cui non si può far nulla: il loro fascino. Fascino che nasce dalla loro cultura così intrisa di storia, leggenda e mistero, che inevitabilmente ci colpisce. Ovviamente non possiamo aspettarci che la creatività di uno stilista si fermi alla frontiera nazionale, e se si trovano ispirazioni da un mondo completamente diverso dal nostro, beh non ci possiamo far nulla, tranne che un esame di coscienza. Esame di coscienza che nasce dalla consapevolezza che ormai uno tra i pochi punti forti a nostro favore, la moda, ci sta sfuggendo dalle mani. Per chi è interessato a questo mondo, ormai sa bene come Milano stia perdendo credibilità nel mondo del fashion, “non offre nuove iniziative”, “non osa rischiare”, “non ha la giusta atmosfera” , queste sono dichiarazioni di stilisti nostrani che spiegano perchè Milano non sarebbe pronta per accogliere le magiche collezioni haute couture che si tengono a Parigi. Ora sembra che Parigi non sia l’unica città a fornire la giusta atmosfera, ma addirittura Shanghai sembra sia stata in grado di catturare l’attenzione del più grande fra gli stilisti. Insomma Re Giorgio mentre regge il suo scettro a strisce tricolori preferisce avere ispirazioni “made in China…
L.V.

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