martedì 13 gennaio 2009

Very Cool o Tres Chic?




Ecco un articolo interessante da parte del nostro Lorenzo:


Sono ormai mesi che si vocifera una probabile uscita di scena della più autorevole (anzi autoritaria), pungente e glamour penna della moda mondiale: Anna Wintour. Per chi non sa chi sia questa gelida donna, bastano alcune righe per descriverla: a soli 16 anni fu cacciata da un prestigioso college inglese, solo perché ostinata ad indossare gonne molto audaci per l’epoca, raggiunge l’apice del successo in pochi anni ed ormai padroneggia nel mondo della moda da vera sovrana… In sua assenza non si da il via alle sfilate, quando sale in ascensore deve essere l’unica presente, cappuccino bollente tutte le mattine (rigorosamente con poco zucchero) dalle sue assistenti ( che chiamarle schiave sarebbe più opportuno), basta un suo accenno per decretare cos’è alla moda e cosa non lo è. Il suo despotismo è stato reso noto a tutti noi anche nel libro “Il Diavolo veste Prada”, scritto da una sua ex assistente Lauren Weisberger, dove i riferimenti tra lei e il direttore di Runway nel romanzo sono evidenti. La sua influenza è tale da persuadere i personaggi più importanti dell’imprenditoria e cultura solo per favorire lo stilista che predilige, famoso è l’episodio in cui fece concedere una sala a Marc Jacobs nel grattacielo di Donald Trump; insomma pare che nessuno la sappia contrastare… o meglio nessuno tranne i lettori.
Si sa, essere importanti è dovuto al fatto che gli altri ti facciano sentire tale, ma se si è tacciati di prevedibilità e se il tuo magazine vende ben poco… Beh la tua credibilità inizia a cedere.
La notizia è iniziata a diffondersi verso la metà del mese di Novembre scorso, quando ancora una volta il tiraggio delle copie Vogue ha raggiunto i minimi storici e così sulla Page Six del New York Post il giornalista Richard Johnson ha scritto, ponendosela come una domanda e non come una certezza, che Anna Wintour sarebbe pronta a ritirarsi a vita privata dopo 20 anni di carriera: “Crede di avere fatto tutto quel che c'era da fare e di aver fatto abbastanza. Ha alzato le antenne per captare dagli amici possibili suggerimenti da proporre a S.I. Newhouse, proprietario della Condè Nast. È veramente stanca, ha anche lasciato che Men's Vogue chiudesse invece che battersi per la testata”, che a dirla tutta sembrerebbe un comportamento fin troppo arrendevole per una persona che in pochi anni è passata da semplice giornalista di moda a direttrice di una tra le riviste più autorevoli del settore.
Ironia della sorte, sembra che libro e realtà si stiano intrecciando più che mai: proprio come nel “Diavolo veste Prada” Miranda Priestley, direttore della rivista americana viene rimpiazzata dalla collega francese, anche Anna Wintour , si vocifera, che stia per ricevere una “gomitata” ( di lusso ovviamente) da Corine Roitfeld, direttrice di Vogue Francia. Sembra che sia lei a dover il consenso del nuovo direttore… Insomma sembra dettar legge anche quando si parla del licenziamento.

L.V.

Nessun commento:

Posta un commento