domenica 15 febbraio 2009

Polemiche Sanremo: la De Filippi devolve il cachet in beneficenza.


Stanno piovendo molte polemiche dopo l'affermazione di Bonolis, che per questo Sanremo ha guadagnato 1 milione di euro. Da troppi questa cifra è stata considerata sproporzionata, in un periodo di difficile crisi, e soprattutto considerando che la RAI è finanziata dalle tasse dei cittadini stessi. Bonolis si è giustificato dicendo
"ho lavorato un anno intero per preparare quest'edizione", ma forse si è dimenticato che persone come mio padre si spaccano la schiena un anno intero per guadagnare quello che lui guadagna in una giornata: altra affermazione infelice Bonolis, 0-2 per i tuoi contestatori. Con questo non voglio fare discorsi generalisti, purtroppo si sa che il mondo dello spettacolo funziona ben diversamente rispetto al resto dell'ambiente lavorativo. E comunque la RAI guadagnerà circa 15 milioni di euro in pubblicità grazie allo spettacolo, quindi ha tutto il diritto di spendere i soldi come meglio crede.
La cosa che tanto non mi piace è leggere cose come "Benigni si intasca 350mila euro": ecco, una cifra del genere ad un ragioniere improvvisato grande estimatore della letteratura italiana. Per carità, La vita è bella è senza dubbio uno dei migliori film italiani di sempre, e di questo bisogna rendergliene atto, ma checché ne possano dire molti critici, trovo che sia un pò fuori luogo. Pagarlo tanto poi per partecipare a Sanremo ancora peggio. E non parliamo poi dei cachet esorbitanti ospiti internazionali che con la musica niente c'entrano e che per salire sul palco per cinque minuti d'orologio vengono pagati a peso d'oro.
L'unica che si salva è la De Filippi: i suoi 50mila euro (son pure pochi aggiungerei), per partecipare alla serata finale, verranno donati in beneficenza. Molti la criticano per i suoi spettacoli che scadono nel trash e i vestitini fetish, ma almeno si apprezza perchè resta coi piedi per terra e riesce a presentare in modo sobrio, senza esagerazioni assurde, gridolini ridicoli e motti scontati.

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